I sottosistemi
Il riferimento è alla Ecologia dello sviluppo umano di Urie Bronfenbrenner secondo la quale la crescita si svolge in un processo di interazioni e transizioni reciproche, via via più complesse, tra il bambino, e quindi l'adolescente, e le altre persone o insieme di persone (sottosistemi), gli oggetti, i simboli che si trovano nel sistema sociale di riferimento. Tale insieme (ambiente ecologico) venne concepito originariamente da Bronfenbrenner come un tutto fatto di strutture incluse le une nelle altre, come accade nelle scatole cinesi: dal macrosistema (sistema economico, politico, culturale etc.), all'esosistema (le strutture locali, le istituzioni educative, sanitarie).
Infine, Bronfenbrenner pone il microsistema che, come si vede dalla figura, è influenzato dagli altri sistemi ma che, a propria volta, data la natura estremamente permeabile ed elastica dei suoi confini, riesce a influenzare i sistemi "superiori". Questo microsistema comprende i sottosistemi prossimi all'individuo e che cambiano a seconda dei periodi evolutivi. Nel periodo adolescenziale i sottosistemi più importanti e prossimi al ragazzo sono la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, la comunità, talvolta il lavoro e la chiesa locale e l'individuo stesso che è parte attiva nel dirigere il proprio comportamento e nell'influenzare gli altri sottosistemi.
Nel 2010, ho definito questa continua interazione e transizione fra i sottosistemi come "architettura del sistema", volendo intendere con questo l'equilibnrio, in qualche modo armonico, che dovrebbe costruirsi tra sottosistemi. Purtroppo, come è ovvio, difficilmente è così. I sottosistemi, sia al loro interno che nella relazione e reciprocazione degli uni con gli altri, non sempre riescono a mantenere un loro equlibrio, capita che divergano al loro interno, oppure che le relazioni tra di loro si spezzino o assumano un carattere conflittuale. Così come capita che si costruisca nel corso dello sviluppo uno squlibrio dove uno dei sottosistemi prende una posizione centrale fissa a discapito degli altri. Per comprendere una patologia o un disagio nel periodo evolutivo, specie in adolescenza, occorre quindi esaminare cosa avviene all'interno dei sottosistemi e come ciò è relazionato alla sintomatologia del soggetto. Ciò implica la verifica di ciò che accade nell'individuo (assessment individuale) e ciò che ad egli viene richiesto. Pertanto, e per sommi capi, l'assessment richiede che si risponda alle seguenti domande:
a. come è composta l'architettura del sistema (nella situazione così come si presenta nel qui ed ora), come essa si è costruita nel corso dello sviluppo del soggetto (l'evoluzione del sistema, con tutto ciò che è accaduto fra e nei sottosistemi)? Ciò implica che si verifichi quale il tipo di relazione esiste (ed è esistita nel corso dello sviluppo del ragazzo) tra i sottosistemi considerati e quale sottosistema rappresenta o ha rappresentato il maggior problema (in genere ci sono dei sottosistemi di ingresso per una patologia o una devianza: la famiglia -con le sue conflittualità e problematiche- e l'individuo stesso quando è portatore di deficit o caratteristiche di richio).
c. Quale tipo di domande i sottosistemi considerati pongono al soggetto? Ad esempio, le domande di contesto dei sottosistemi (quali la scuola o il gruppo dei pari) sono equilibrate e convergenti con quelle che sono le competenze dell'individuo (sottosistema individuo)? Esiste una forte divergenza tra le capacità e risorse di un sottosistema e le richieste che vengono poste dagli altri sottosistemi? (ad esempio, la scuola o il gruppo dei pari pongono delle domande alla famiglia che non è in grado di gestire e risolvere?)
d. Quali, se ci sono, i fattori di rischio e quali quelli protettivi per ogni sottosistema considerato?