Per traiettoria si intende una linea di sviluppo continua e costante nel corso di vita. Il lavoro è una traiettoria, la famiglia (essere marito, genitore, nonno etc) è una traiettoria, ognmi sottosistema ha una sua traiettoria, compreso l'individuo (sotto il profilo psicologico e biologico). Ognuno di noi viene definito e si auto definisce a seconda delle traiettorie in cui entra. Ad una riunione scolastica ci si presenta come il papà o la mamma di Riccardo; se si fa il commerciante quando si vede un cliente ci si presenta e ci si sente come il signor Rossi addetto alle vendite della tal ditta; in parrocchia un sacerdote si presenta come don Mario vice parroco e così via. Logicamente non tutti entriamo in tutte le traiettorie, non tutti ci sposiamo e quindi non entriamo in una traiettoria coniugale; non tutte le persone lavorano e non entrano perciò in una traiettoria lavorativa. Le traiettorie scorrono in periodi di tempo piuttosto lunghi e sono scandite da momenti più o meno precisi, le transizioniche sono eventi di vita che segnano delle vere proprie tappe lungo il corso di vita. Nella traiettoria scolastica le transizioni sono ben definite e stabili: gli esami delle scuole elementari, quindi quelli delle medie inferiori e superiori e infine, per chi ha voglia di studiare e tanta pazienza, la laurea. Da un punto di vista biologico è la stessa cosa; ad esempio, il menarca che scandisce per le femmine il momento di ingresso nella pubertà, è una transizione biologica. Le transizioni evolvono in periodi di tempo relativamente brevi e non è detto che uno arrivi a compiere tutte quelle che sono previste nelle traiettorie convenzionali della nostra cultura. Ad esempio, ci si può sposare ma non necessariamente si possono avere dei figli; così come si possono avere dei figli ma non è detto che ci si debba o ci si voglia sposare. Oppure, si possono frequentare le scuole medie inferiori e fermarsi lì.Esistono però alcune transizioni che hanno delle caratteristiche particolari, questi sono i turningpoints, in lingua italiana i “punti di svolta”. Sono transizioni violente, alle volte improvvise e inattese, che generano un cambiamento più o meno intenso in una traiettoria o addirittura nell’intero corso di vita. Si tratta di eventi stressanti, alcuni dei quali sono in grado di modificare la continuità tra infanzia e l'età adulta, possono essere drammatici come la morte di uno o entrambe i genitori, un violento conflitto con gli insegnanti a scuola, un tradimento ricevuto da una persona cara e una malattia o un incidente, oppure ancora lo sviluppo inatteso di una malattia mentale (ad esempio, la schizofrenia -sappiamo che si manifesta intorno alla terza adolescenza- è un turning point violento in grado di mutare una traiettoria individuale), o di una altra malattia . Lo stress generato da questi eventi di vita può facilitare lo scivolamento in forme di disagio che possono prendere la forma di comportamenti autodistruttivi, come il consumo di droghe illecite, o comportamenti violenti, asociali e delinquenziali, in altri casi forme psicopatologiche. Un ruolo importante lo hanno i fattori protettivi e quelli di richio presenti in ogno sottosistema. Così come la capacità di coping e la resilienza.
