Adolescenza fenomeno socio-culturale

Il termine deriva  dal latino "adolescens" participio presente di "adolescere" composto da "ad", rafforzativo, e "alere"; ossia: nutrire, qualcosa che si sta nutrendo (crescendo). L'adolescente è colui che si sta nutrendo e l'adulto - dal participio passato della stessa radice - è colui che si è nutrito. Questa immagine ci disegna due individui, uno che non ha concluso la propria formazione e uno che dovrebbe averlo fatto. In sostanza, il termine descrive un periodo della vita stretto tra due grosse fasi (infanzia ed età adulta). In realtà oggi le cose non stanno proprio così.

L'adolescenza  oggi appare essere un periodo della vita piuttosto lungo e poco omogeneo, i cui confini sono abbastanza incerti e  le cui caratteristiche e manifestazioni sembrano sconfinare nelle età adulte. In genere si ritiene che inizi con la pubertà, anche se alcuni aspetti appaiano anche prima. Per le bambine il momento di ingresso avviene con il "menarca", la prima mestruazione, intorno agli 11-13 anni, i maschietti sono più lenti ed entrano nella pubertà con almeno un anno di ritardo rispetto alle ragazzine. Il momento di ingresso si è abbassato rispetto al passato. Senza andare molto indietro nel tempo basti ricordare che il menarca all'inizio dell'ottocento avveniva intorno ai 15-17 anni;  quindi,  una ragazza era già pronta per il matrimonio. La mia trisnonna paterna, così come la gran parte delle sue coetanee, si sposò a sedici anni, il marito non è che fosse molto più adulto: aveva appena vent'anni... Oggi cose del genere sarebbero impensabili e, quando accadono, vengono colte con sgomento e vissute con forti preoccupazioni. Si entra nella fase adulta della vita intorno ai 30-40 anni. Nelle nostra società si vive da adolescenti e adolescenti-giovani per la bellezza di 17-18 anni, un record! Ma perché è avvenuto tutto ciò? Perché  in un periodo di tempo relativamente breve la nostra società è riuscita a costruire una fase evolutiva così tanto complessa? Bene, i motivi sembrerebbero essere essenzialmente di ordine  economic o, politico e sociale.